Presso l''Aula Magna del nostro Liceo, lunedì 24 febbraio si è parlato di violenza fisica e di violenza verbale e di come il bullismo non sia uno scherzo, un litigio passeggero, un gioco, una bravata ma un reato. "Chi commette un atto di bullismo commette un reato" ha sottolineato la prof.Rocchi, presidente dell'associazione Antihater " ma anche chi omette di denunciare è correo".
Tre le parole fatte risuonare per caratterizzare il Cyberbullismo: deresponsabilizzazione, depersonalizzazione, deumanizzazione.
Un focus specifico è stato dedicato all' uso delle parole che agiscono come incantesimi e possono gravemente colpire l'identità, una vita sempre più onlife dove il virtuale è reale.
Un riferimento è stato fatto al ruolo delle famiglie che, in molti casi non si interessano alla vita online e social dei propri figli. Sotto la lente di ingrandimento è finito anche il comportamento degli adulti in generale he più che essere modello di riferimento per i giovani diventano pessimi modelli di comportamento online.
L'incontro si è chiuso con una panoramica sui principali tipi di Cyberbullismo: sexting, Revenge porn, bodyshaming, sex extorsion, challenge auto lesive, abilismo, razzismo. Nell'ultima parte, si è parlato di come riconoscere il cyberbullismo e come difendersi, fornendo strumenti e consigli utili per prevenire e affrontare situazioni di questo tipo, sensibilizzando i partecipanti sull'importanza di adottare comportamenti responsabili e sicuri online.
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